Storia del luogo
Le prime tracce documentate di Ripe risalgono al Medioevo, quando piccoli nuclei di case si raccolsero attorno a una rocca difensiva. Il nome stesso, “Ripe”, richiama le scarpate e i pendii del territorio, naturali barriere contro gli invasori.
Come molti centri marchigiani, Ripe fece parte del sistema di castelli che proteggevano l'entroterra di Senigallia, controllato per secoli dalla Signoria dei Della Rovere.
Nel 2014 Ripe si è unita ad altri due comuni vicini – Castel Colonna e Monterado – per formare Trecastelli, un nome che richiama proprio le antiche fortificazioni.
Questa fusione non ha cancellato l’identità dei singoli borghi: oggi Ripe è il cuore amministrativo del nuovo comune, ma conserva il suo centro storico intatto, fatto di vicoli in pietra, portali antichi e scorci panoramici.
A Trecastelli si trova anche il Museo Nori De’ Nobili, dedicato a un’artista locale del Novecento, che racconta la creatività e il talento femminile attraverso una raccolta di opere di grande intensità emotiva.
Passeggiando per Ripe, il tempo sembra rallentare: le mura, la piazza e la chiesa parrocchiale sono custodi silenziosi di un passato che si sente ancora vivo.
Colline morbide, filari di viti, campi di grano e girasoli: attorno a Ripe il paesaggio marchigiano si mostra nella sua versione più poetica. In pochi minuti si può passare dai vicoli medievali alle strade che portano al mare di Senigallia o ai sentieri dell’entroterra.